STORIA ITALIANA: UN NUOVO INIZIO

Patrizio non poteva volare perché le operazioni di amputazione sono state molto complicate, perché prima doveva sospendere la terapia endovenosa farmacologica e soprattutto perché si doveva stabilizzare con la pressione arteriosa, era sempre instabile. Il Dott. Perez prima di dimettere Patrizio voleva esser certo che potesse superare gli sbalzi di pressione aerei e inoltre si aveva l’esigenza di un aereo con un assistenza medica particolare a bordo perché un paziente “complesso” dicevano i medici.

È martedì 11 luglio 2017, il giorno di compleanno della figlia Valentina che non poteva ricevere miglior regalo di compleanno. Patrizio rientra in Italia dopo ben tre mesi in Spagna!

Patrizio e la moglie Rosanna sono atterrati all’aeroporto di Bologna, dove ad accoglierli c’era la Croce Rossa di Rubiera che si è subito resa disponibile per andare a prendere un loro concittadino. Patrizio è stato portato al Nuovo Ospedale Civile S. Agostino-Estense, dove i medici, colleghi della figlia Valentina, erano stati avvisati anticipatamente sulle le condizioni cliniche. All’Ospedale ad accogliere Patrizio c’era la Dott.ssa Carubbi che ava fatto da tramite per ricoverarlo in terapia intensiva per controllare tutte le funzionalità degli organi. Patrizio ha continuato ad essere in isolamento per molto tempo a causa del batterio Klebsiella, contratto in ospedale in Spagna. Dopo una settimana lo hanno trasferito nel reparto di Medicina Riabilitativa sotto le cure del Direttore Dott. Cavazza e Dott.ssa C. Gambarelli. Patrizio ha iniziato una fisioterapia mirata per insegnargli certi piccoli movimenti a cui il suo nuovo corpo si doveva adattare (la stabilità del proprio corpo senza l’appoggio delle mani e delle gambe cambia notevolmente). Patrizio aveva perso molto tono muscolare stando sempre a letto, ma i fisioterapisti di Baggiovara sono riusciti a ristabilirlo. Patrizio ha avuto molta tenacia e forza di volontà, ha fatto per due mesi fisioterapia mattino e pomeriggio e non si è mai arreso, anche quando era troppo debole per farla. Nel frattempo è stato rioperato al fegato, perché in Spagna avevano dovuto rimuoverli uno stent protesico che aveva nelle vie litiasiche del fegato: quindi è stata necessaria l’operazione della rimessa dell’impianto rimosso per evitare che il coledoco collassasse ancora una volta.

Patrizio rimane in ospedale fino a metà Settembre e solo dopo può finalmente ritornare a casa propria. Nel frattempo la moglie Rosanna aveva apportato delle modifiche alla casa per poterlo accogliere nel modo più funzionale possibile (rimessa a nuovo di bagno e camera da letto per le nuove esigenze di Patrizio).

Venuto a casa Patrizio ha incominciato un altro percorso riabilitativo con l’Unità di Scandiano. L’ambulanza di Rubiera ha portato Patrizio due volte a settimana a fare fisioterapia all’Ospedale Magati, dove si sono incontrati altri fisioterapisti e dottori altrettanto competenti nel voler far recuperare le forze muscolari. Ormai è passato un anno, Patrizio è a casa e spera di poter presto tornare a camminare!